lunedì 10 ottobre 2011
Cena di Gala e Beneficenza dell'Ordine Mauriziano a Milano
Venerdì 7 ottobre 2011, presso Palazzo Cusani in Via Brera a Milano, si è svolta la Cena di Gala e di Beneficenza organizzata dalla Delegazione dell’antichissimo e prestigioso Ordine cavalleresco (religioso, ospedaliero, militare e dinastico) dei Santi Maurizio e Lazzaro della Lombardia. Erano presenti il Generale Gran Maestro, Sua Altezza Reale Vittorio Emanuele, Duca di Savoia e Principe di Napoli, Capo della Real Casa, insieme alla Principessa Marina; accompagnati dal Delegato regionale Sua Eccellenza il Principe Don Alberto Giovanelli.
Sono intervenute oltre trecento persone, gentili Dame e signori Cavalieri appartenenti agli Ordini Dinastici di Casa Savoia, rappresentanti della aristocrazia milanese e lombarda, della politica e delle istituzioni locali, del mondo della cultura e della imprenditoria, fra i quali: S.E. Stefano Di Martino (vice Delegato regionale, già vice Presidente del Consiglio Comunale di Milano), S.E. il Nob. Sandro Pierato (Membro della Consulta dei Senatori del Regno), il Rev.mo Don Simone Rolandi (Priore della Lombardia), il Nob. Don Giancarlo Melzi d’Eril dei Duchi di Lodi (Vicario di Milano), i fedelissimi Urbano e Silvana Alessio (rispettivamente Cavaliere e Dama di Gran Croce dell’Ordine Mauriziano), il Barone Guglielmo Gudobono Cavalchini dei Conti di Sciolze (Delegato Lombardo del Sovrano Militare Ordine di Malta), il Conte Cav. Andrea Boezio Bertinotti Alliata, il Cav. Claudio Pennati (Delegato Lombardo della Associazione Nazionale Insigniti degli Ordini Cavallereschi), i Conti Ganassini di Camerati, i Baroni Jonghi Lavarini von Urnavas.
Impeccabile organizzatrice della serata è stata la Contessa Maria Lorenza Fisogni Thellungh de Courtelary, Dama di Gran Croce dell’Ordine Mauriziano, coadiuvata dai giovani cavalieri Alberto Di Maria e Federico Pizzi. I proventi della iniziativa andranno a favore delle molteplici opere caritatevoli dell’ordine: acquisto di macchinari ospedalieri ed ambulanze in Europa e sostegno economico di alcuni lebbrosari in Africa.
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